mercoledì 6 febbraio 2013

NUDI E CRUDI - A. Bennet


Nudi e crudi - A. Bennett



Trovarsi la casa svaligiata dai ladri è senza dubbio un evento sinistro. Ma se spariscono anche la moquette, il rotolo della carta igienica, il forno e l'arrosto che attendeva lo scatto del timer, è palese che non può trattarsi di un semplice furto. E l'allibita vittima, un avvocato londinese agiato e pedante, ha tutto il diritto di pensare a una beffa del destino, o a una nuova formula di candid camera. Travolti da una realtà truce e idiota, l'avvocato e la sua spenta consorte si trovano ad affrontare un rompicapo di comica suspense, dal quale schizzano fuori colpi di scena turbinosi, mentre il lettore viene guidato verso un'esilarante catarsi di rara crudeltà.

Letto in un viaggio in treno di un’ora, il libricino è piacevole e scorrevole. Lo stile di Bennett è insuperabile in questo genere di racconti. Spirito che avevo già scoperto con la “La sovrana lettrice” (libro che consiglio!).


Bennet mette a nudo, appunto, con cinismo le situazioni paradossali che gli uomini creano nella propria vita: una moglie appiattita che deve rispondere alle esclusive esigenze di un marito che non ha la percezione né dei sentimenti né delle priorità, un marito fisso nelle proprie convinzioni e nelle proprie abitudini. Pregiudizi che ostacolano nuove conoscenze e l’apertura a nuovi orizzonti. Ma quando tutto il falso sistema di opinioni, di modi di essere e di agire, di concepire e sentire la vita, crolla, nulla ha più significato, neppure l'amato Mozart. E una disgrazia può trasformarsi in una svolta, un punto a capo da cui ripartire a mente aperta, senza rimanere nuovamente impigliati nella routine della vita.
Il racconto parte bene ma poi l’attesa cala così come la curiosità instillata all’inizio. Mi aspettavo qualcosa di più dopo la lettura de “La sovrana lettrice”.

Voto: 6/10


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